M - La fine di Mussolini, il principio della libertà

M - La fine di Mussolini, il principio della libertà

Dal quinto e ultimo romanzo della saga 'M', Antonio Scurati racconta in questo podcast esclusivo, attraverso una versione rivista e ridotta del testo del nuovo libro M - La fine e il principio (Bompiani), gli ultimi due drammatici anni della vita di Benito Mussolini, la fine del regime fascista, la guerra civile e la nascita della democrazia italiana. Due anni - che si concluderanno con la Liberazione nell’aprile del 1945 - in cui il nostro Paese conosce la sua ora più buia: l’ora della violenza più bassa e vile, della Repubblica sociale italiana, della legione Muti e della banda Koch che portano il terrore nelle città, della caccia agli ebrei e dei partigiani, dei bombardamenti a tappeto. Siamo all’ultimo atto della tragedia del fascismo e della guerra, mentre l’ex duce trascorre le sue giornate nell’autocommiserazione, in una villa sul Lago di Garda, da dove scrive alla sua amante Claretta Petacci. Nell’ottantesimo Anniversario della Liberazione, Antonio Scurati conclude, nel romanzo e nel podcast, la narrazione cominciata con M - Il figlio del secolo, mostrandoci, come mai era stato fatto prima, il fascismo repubblichino e lo scempio di piazzale Loreto, la tragica fine del dittatore e, con essa, il principio della libertà per l’Italia e per l’Europa.

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  • C'è un poliziotto italiano che negli anni '70 ha avuto a che fare con le più potenti organizzazioni dedite allo spaccio di droga: Clan dei marsigliesi e Banda della Magliana. Che ha arrestato boss del narcotraffico internazionale, Coco Tavares e Jack Masia. Che ha rivelato dove si nascondeva Renato Vallanzasca o dove era tenuto nascosto il generale James Lee Dozier, rapito dalle Brigate Rosse. Che con le sue imprese ha fatto innamorare Federico Fellini e ha ispirato i film poliziotteschi degli anni '70. Che ha scritto un libro, "Macaone", candidato allo Strega. Il suo nome è Nicola Longo, è stato un infiltrato dei servizi segreti e questa è la storia della sua vita. Una vita undercover. Un podcast di Antonio Iovane.

  • Il 10 aprile 1991 il traghetto Moby Prince parte dal porto di Livorno in direzione Olbia, ma dopo 2,7 miglia nautiche si scontra con una petroliera, la Agip Abruzzo. Il greggio penetra nel traghetto incendiandolo: muoiono 140 persone, solo un uomo sopravvive. I processi attribuiscono la colpa all’equipaggio del Moby, i cui membri sono tutti morti. Ma davvero il comandante Ugo Chessa sarebbe stato sorpreso dalla nebbia? E le persone a bordo sono effettivamente morte entro mezz’ora, come hanno stabilito i processi, oppure potevano essere salvate? Attraverso le parole di esperti, testimoni e famigliari delle vittime, Moby Prince – Cronaca di un disastro racconta una verità diversa. Questa storia non è ancora finita. MOBY PRINCE - CRONACA DI UN DISASTRO è un podcast Gedi Visual Testi e interviste di Antonio Iovane Coordinamento giornalistico di Anna Silvia Zippel Musiche, sound design e montaggio Gipo Gurrado - Indiehub studio

  • Fatti, episodi vicende che hanno segnato la storia della nostra civiltà raccontati - come fossero appena accaduti - in un format radiofonico avvincente con collegamenti, aggiornamenti, riflessioni. Con un editoriale di Maurizio Molinari, le analisi degli esperti, le testimonianze dei corrispondenti GEDI dal mondo, la rassegna stampa e i lanci delle agenzie. Di Francesco De Leo.

  • In Russia il 1937 passa alla storia come l'anno del Grande Terrore, in cui Stalin solidifica il proprio potere eliminando rivali, dissidenti e chiunque sia sospettato di non seguire la sua linea. Anche Vladimir Putin ha creato oggi un Terrore in Russia, senza bisogno di riaprire il Gulag ma con effetti simili: assassinii politici, massacri, pulizia etnica. Come ha fatto a soggiogare la Russia? Enrico Franceschini ci racconta quali siano i tre elementi della sua "macchina del terrore".

  • Le loro esistenze avventurose si intrecciano con gli eventi epocali che hanno segnato l'Italia. Sono accanto ai grandi personaggi o ne condividono il destino, ma i loro nomi non appaiono nei libri: al cinema avrebbero vinto l'Oscar come attori non protagonisti, anche se le loro imprese, a volte, diventano decisive. Nel bene o nel male. Una serie di Andrea Gualtieri, con la consulenza storica di Roberto Guarasci.

  • La mattina dell'11 settembre 2001 Martina Gasperotti si trova all'ingresso della Torre Nord. Si avvia verso l'ascensore, vuole visitare il ristorante Windows on the world al 107esimo piano dove ha intenzione di andare a cena. In quel momento, però, succede qualcosa. E quel qualcosa le salva la vita. Questa è la sua storia. ’Fuga dalla Torre Nord’ è un podcast Gedi Visual, scritto e letto da Antonio Iovane - Supervisione editoriale di Anna Silvia Zippel - Musiche, sound design e montaggio: Gipo Gurrado - Indiehub studio.

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Dal quinto e ultimo romanzo della saga 'M', Antonio Scurati racconta in questo podcast esclusivo, attraverso una versione rivista e ridotta del testo del nuovo libro M - La fine e il principio (Bompiani), gli ultimi due drammatici anni della vita di Benito Mussolini, la fine del regime fascista, la guerra civile e la nascita della democrazia italiana. Due anni - che si concluderanno con la Liberazione nell’aprile del 1945 - in cui il nostro Paese conosce la sua ora più buia: l’ora della violenza più bassa e vile, della Repubblica sociale italiana, della legione Muti e della banda Koch che portano il terrore nelle città, della caccia agli ebrei e dei partigiani, dei bombardamenti a tappeto. Siamo all’ultimo atto della tragedia del fascismo e della guerra, mentre l’ex duce trascorre le sue giornate nell’autocommiserazione, in una villa sul Lago di Garda, da dove scrive alla sua amante Claretta Petacci. Nell’ottantesimo Anniversario della Liberazione, Antonio Scurati conclude, nel romanzo e nel podcast, la narrazione cominciata con M - Il figlio del secolo, mostrandoci, come mai era stato fatto prima, il fascismo repubblichino e lo scempio di piazzale Loreto, la tragica fine del dittatore e, con essa, il principio della libertà per l’Italia e per l’Europa.

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